8 errori in ecommerce: il 2° è Non fare un business plan ma considerare solo i budget che si hanno a disposizione

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8 errori in ecommerce: il 2° è Non fare un business plan ma considerare solo i budget che si hanno a disposizione

Utilizzare una logica bootstrap, ovvero partire con le risorse di cui si dispone, è il modo in cui nascono la maggior parte delle piccole imprese in Italia (anche la mia impresa è nata così, e vi assicuro che per sopravvivere abbiamo faticato e molto).
E’ concettualmente sbagliato partire da quello che si ha, senza essere consapevoli di quello di cui ci sarebbe effettivamente bisogno, sia in termini economici che in termini di competenze e organizzazione. Se si vuole partire e si hanno risorse limitate, ricavate dai propri risparmi e quelli di qualche amico o parente per iniziare, consigliamo di destinarle ad attività di marketing e comunicazione invece che utilizzarle solo per realizzare la piattaforma.
Proprio per questa ragione il 90% delle attività di e-commerce chiude entro il primo anno dallo start-up (dati della camera di commercio).
Il modo corretto di procedere è fare uno studio e un’analisi approfondita, redigere un progetto e formalizzare un business plan:

  • Ricerca di mercato
    • Settore
    • Utenti
      • Bisogni e motivazioni all’acquisto
    • Analisi della concorrenza
    • Trend di mercato
  • Pianificare investimenti e risorse
    • Piattaforma e ERP (e integrazione)
    • Risorse umane (figure professionali da coinvolgere)
    • Advertising e comunicazione (quali strategie e canali utilizzare e che budget in funzione della domanda e della concorrenza)
    • Logistica e magazzino
  • Definire obiettivi di fatturato
    • Analizzare le marginalità del prodotto
    • individuare il fatturato necessario per ottenere il break even (in base allo scontrino medio e alle marginalità che si ottengono da ciascuna vendita)
    • Definire il volume di vendita giornaliero, mensile e annuale necessario per recuperare gli investimenti pianificati e per assicurare un flusso di cassa positivo

Questi dati ci consentono di capire quante risorse sono necessarie il primo anno per partire e nei i due anni successivi per sostenere il business.
Sapere quanti soldi occorrono, avere un progetto e poterlo raccontare con dati e numeri che hanno un senso, può aiutare a reperire e ottenere dei prestiti o coinvolgere investitori.

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