Social Media Optimization, qualche consiglio

/ / Affiancamento operativo
Social Media Optimization, qualche consiglio

Allora, come ho detto, la Social Media Optimization (SMO) fa parte della più ampia strategia di SEO e di presenza sul web di ciascun soggetto, qualunque esso sia.

Nel lavoro che si fa sul web, in una campagna di Social Media Optimization, ovviamente, rivestono una grande importanza i contenuti che sappiano stimolare un’attività 2.0, un’attività social (immagini, video,post nei  blog, commenti, aggiornamenti di stato, i messaggi in bacheca, ecc).

Proviamo ora a dare uno sguardo a: parole chiave, titoli, descrizioni, tag e links.

Le Keywords
Spero di non risultare banale se dico che le parole chiave (almeno quelle giuste) sono i termini che le persone usano per trovare informazioni rilevanti e di interesse nelle loro ricerche.

La scelta delle parole chiave non è così banale. Molto volte, sbagliando, si è portati a pensare che le parole giuste sono quelle che noi pensiamo che la gente e gli opinion leader cerchino. Le parole chiave, quelle giuste, sono quelle che usano le persone nelle loro ricerche.

Google Adwords aiuta in questo senso e fornisce suggerimenti per generare parole chiave, ecco il link:
https://adwords.google.com/select/KeywordToolExternal

Utilizzando, invece, in fase di analisi dei risultati del proprio sito internet,  un sistema di Web analytics, è possibile capire attraverso quali parole, o meglio ancora quali frasi o combinazioni di parole, le persone arrivano alle vostre pagine web.

Facendo questo tipo di analisi, sarà successivamente più facile calibrare la scelta delle parole chiave.

I Titoli
Anche la scelta del nome che diamo ai nostri contenuti non è una scelta di poco conto.
Più che concentrarsi su un titolo sensazionale o controverso come si usa in alcune forme di di marketing, sul web, e ancor di più in un’ottica social, il titolo dovrebbe essere concepito come un “tag title”. In pratica, se vogliamo dirla tutta, sui Social network, il titolo dovrà contenere le parole chiaveche corrispondano in maniera esplicita ai criteri di ricerca e ai risultati che il pubblico della rete si aspetta.

Le Descrizioni
Ogni descrizione di un oggetto pubblicato su web consente di affinare ulteriormente il contesto e il contenuto dell’oggetto pubblicato e condiviso. Questa operazione dovrebbe favorire ancor di più la condivisione e le visite al vostro sito e ai vostri contenuti.

Con il campo descrizione si può cogliere l’occasione di inquadrare meglio l’oggetto pubblicato e convincere la persona, l’utente, a sceglierlo come oggetto da approfondire.

Una buon consiglio, quando si scrive una descrizione, è quello di assicurarsi di includere almeno tre parole chiave correlate alla vostra attività quali ad esempio: marchio, mission, target.

I Tags
I tags sono delle “etichette”, composte da una o più parole, da inserire in un post, un’immagine, un video, altro, per evidenziarne i principali argomenti trattati o anche semplicemente le parole chiave. I tags, in senso più social e web 2.0 possiamo dire che sono “parole chiave” che usate in gruppo e organizzate aiutano a riconoscere un contenuto all’interno della rete. In pratica classificano un contenuto e consentono a quel contenuto di essere trovato a seconda di quella classificazione.

I Tags si basano sulla cosiddetta  “folksonomy”. La “Folksonomy è un neologismo composto dalla parola “folks” (‘gente’ ma anche ‘amico’ nell’accezione popolare) e “taxonomy” (dal greco ‘ordinare’, ‘amministrare’) e corrisponde ad un segnale della nuova cultura tecnologica associato allo sviluppo del web 2.0,  legato ai percorsi di navigazione dei contenuti dei siti web.. . In questa nuova modalità di organizzazione decisamente orientata verso la cultura digitale, non è più necessario categorizzare e archiviare gli argomenti in maniera opportuna, ma è sufficiente “etichettare” con una parola chiave (un tag), un’informazione consentendo di ritrovarla utilizzando un motore di ricerca. Non essendoci più il bisogno di una categorizzazione pre-costituita saranno gli stessi utenti, attraverso un loro vocabolario sociale, popolare, a creare sia le risorse che a promuoverle attribuendo loro una parola chiave…” (ottima definizione di Fabrizio Calvini)
Un esempio potentissimo in tal senso sono gli Hashtag che si utilizzano in Twitter per collegare un tweet, un contenuto quindi, a un argomento o ad un evento.
I Links

I link sono il valore che un’informazione,  un contenuto può assumere sul web. In un’attività puramente SEO il link contribuisce al ranking nei risultati di ricerca iniziali.
Con un numero considerevole di link (e quindi condivisioni) veri il vostro contenuto acquista in autorevolezza e aumenta gli accessi provenienti da più fonti.
Con un numero notevole di condivisioni social le ricerche di un contenuto saranno facilitate non solo sul social network stesso, ma anche sugli stessi motori di ricerca che andranno a tenere da conto di quel conteuto “molto condiviso”.

Ad esempio, la condivisione di un link su Twitter e Facebook che punta a un video su YouTube estende la portata del video a persone in uno o più piazze virtuali e  collega le reti sociali di chi pubblica o condivide a quel contenuto. A quel punto se la rete sociale di cui si fa parte decide di condividere quel contenuto attraverso il proprio stream social, allora la visibilità si moltiplica in maniera esponenziale.

Il brand, l’azienda, il servizio non sono mai un’isola.
Abbiamo detto che molte delle attività degli utenti online iniziano con una ricerca.
La creazione e distribuzione di contenuti in maniera strategica all’interno delle proprie reti sociali crea strade e ponti che conduco al contenuto, al brand che si vuole promuovere.

Questa modalità di lavoro, come direbbero alcuni, di “inbound marketing”*, arricchita da una SMO strategica, aiuta a collegare il valore e la storia di un brand, di un prodotto a coloro che sono alla ricerca di soluzioni e/o prodotti correlati a quel valore e a quella storia.

La Social Media Optimization, in un mondo in cui il ranking acquisterà sempre più valore, non è solo una scelta possibile, ma quasi obbligata.

Michele Dell’Edera

* Inbound Marketing: Questo definizione di marketing si usa (oggi) per definire un marketing basato sulla pubblicazione e la distribuzione di contenuti utili, attraverso l’utilizzo di blog, social network e più in generale piattaforme di web 2.0 con lo scopo di “catturare” utenti e clienti e di condurli verso la nostra azienda, i nostri prodotti. E’ una strada diversa rispetto a quella di trovare utenti/clienti utilizzando lo sviluppo della conoscenza del marchio (brand awareness).