
Sabato 17 maggio 2025, Domenico Palma di Asernet e Daniele Ricciarelli di MartinBrando sono stati i protagonisti di un nuovo appuntamento del Zebre Business Club, il format che riunisce imprenditori, manager e professionisti nella suggestiva cornice della Cittadella del Rugby di Parma per affrontare – con spirito concreto – i temi più urgenti del fare impresa oggi.
L’incontro ha avuto come filo conduttore una provocazione chiara:
“Nel tuo business, stai giocando in difesa o sei già passato all’attacco?”
Una domanda che ha fatto da bussola a tutta la giornata, portando al centro della conversazione tre parole chiave che non possono più essere ignorate: Intelligenza Artificiale, Strategia Data-Driven e Business Design.
Perché parlare di AI non è più un esercizio teorico
Nell’intervento, Domenico Palma Valente, Innovation Manager e Business Coach di Asernet e Daniele Ricciarelli Business Design Esperto di Brand Positioning, hanno restituito con lucidità il senso dell’urgenza: l’Intelligenza Artificiale è già tra noi, e le imprese che vogliono crescere devono decidere se subirla… o guidarla.
Non si tratta solo di innovare, ma di capire il valore reale della tecnologia nel quotidiano aziendale:
- automatizzare ciò che rallenta,
- supportare le decisioni,
- prevedere il comportamento dei clienti o la domanda di mercato,
- rendere l’organizzazione più reattiva e precisa.
L’AI non è un fine. È un mezzo per essere più veloci, più informati e più efficaci.
Dalla cultura del dato al disegno consapevole del business
Accanto all’AI, il tema dei dati ha avuto un ruolo centrale. A essere premiate oggi non sono le aziende che raccolgono più informazioni, ma quelle che sanno quali dati leggere, come interpretarli e quando trasformarli in azioni.
Una strategia davvero data-driven è quella in cui:
- le decisioni non si basano solo su intuizione o esperienza,
- i KPI sono chiari, condivisi e utili a orientare il gioco,
- la tecnologia diventa acceleratore di visione, non orpello.
In questo scenario si inserisce il business design: un approccio sistemico e dinamico, che aiuta le imprese a ridefinire modelli, offerte e processi partendo non da ipotesi, ma dai bisogni reali dei clienti e dal contesto in cui si muovono.
Difesa o attacco? Il ruolo delle imprese in un mercato instabile
Uno dei passaggi più potenti dell’incontro è stato il confronto tra due atteggiamenti opposti:
- Giocare in difesa: significa inseguire i trend, reagire solo quando si presenta un problema, mantenere modelli consolidati anche quando diventano obsoleti.
- Giocare in attacco: significa anticipare, osservare i segnali deboli, costruire una strategia consapevole e agile, pronta ad adattarsi prima degli altri.
In un contesto economico in cui il cambiamento è la regola, non basta più resistere. Serve allenarsi a cambiare, dotarsi degli strumenti giusti e adottare un nuovo mindset: quello di chi non ha paura di innovare, di mettersi in discussione, di imparare.
Il valore della connessione: sport e impresa parlano la stessa lingua
L’atmosfera della giornata, all’interno della Cittadella del Rugby, ha restituito con forza la dimensione valoriale dell’evento. Proprio come nello sport, anche nel business il successo è frutto di preparazione, visione, gioco di squadra.
Lo sport insegna ad affrontare l’incertezza, a riconoscere il momento giusto per cambiare schema, a cadere e rialzarsi. E in questo, il rugby – con la sua imprevedibilità, la sua disciplina e il suo spirito collettivo – è metafora perfetta dell’impresa contemporanea.
Una sfida aperta (per tutti)
Partecipare al Zebre Business Club ha significato, per Asernet e Martinbrando, contribuire a una conversazione coraggiosa. Non una lezione frontale, ma un dialogo tra professionisti che vogliono costruire modelli nuovi, più intelligenti e più resilienti.
La vera domanda ora è: da che parte vuoi giocare?
In un mercato che cambia ogni giorno, restare fermi è già una scelta. Ma non è quella che porta lontano.
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